DOVE ABBIAMO LA TESTA ?

Sempre più spesso inclinata verso il basso per controllare e-mail e messaggi sul cellulare!

Purtroppo questa posizione porta conseguenze sulla schiena senza rendercene conto tutt’altro che positive.

Per usare lo smartphone infatti incliniamo la testa in avanti facendo pressione sulla cervicale e sostenendo un peso dannoso per la postura. A sostenerlo è il prof. Kenneth Hansraj, primario di chirurgia spinale della ‘Spine Surgery and Rehabilitation Medicine’ di New York, che ha misurato il peso sulla colonna legato alle inclinazioni (dai 15 ai 60 gradi) della testa.

“All’inclinarsi in avanti del capo”, spiega il ricercatore, “le forze sostenute dal collo raggiungono picchi di 12 chili a 15 gradi; 18 chili a 30 gradi; 22 chili a 45 gradi e ben 27 chili a 60 gradi“. Quindi, nel corso del tempo, il peso sul collo e sulle spalle può tradursi in dolore e mal di schiena. “La perdita della curvatura naturale della cervicale”, sostiene Hansraj, “può provocare usura precoce degenerazione e possibili interventi chirurgici“.

Cosa fare quindi per evitare tali effetti negativi?

Correggere la postura e, senza dubbio, ridurre le ore trascorse davanti allo smartphone.

Se osserviamo la colonna dal punto di vista anatomico notiamo che essa è composta di tre curve principali: una lordosi lombare (nella parte bassa della schiena), una cifosi dorsale (zona del torace e delle scapole) e un’altra lordosi cervicale (ovvero la zona del collo.) Proprio quest’ultima è quella che risente maggiormente della posizione viziata al cellulare.


Il rachide cervicale (così è definita la parte della colonna vertebrale che chiamiamo comunemente collo) è strutturato per sostenere in posizione eretta il peso della testa, ovvero circa 5 kg.
Il capo chino in avanti produce invece un lavoro sul collo che può arrivare fino a ben 27 kg. se mantenuta a lungo questa posizione, possono instaurarsi dei vizi e delle problematiche.

Tra i problemi che possono insorgere a causa di una postura scorretta del tratto cervicale ci sono quindi dolori al collo e alle spalle, mal di testa, cefalee, possibili compressioni delle strutture nervose con sintomi alle braccia e alle mani, fino alle ernie discali. È vero anche che lo smartphone ha solo 10 anni di età e quindi non è possibile quantificare o studiare il danno a lungo termine. Lo conosceremo soltanto tra una trentina d’anni, quando i primi fruitori precoci raggiungeranno un’età sufficiente per rappresentare un campione di osservazione.

Accanto alle problematiche strettamente fisiche vanno ricordate le conseguenze che una postura chiusa ha sul piano psico-emozionale. La connessione tra postura ed emozioni è nota da tempo: basti pensare, per esempio, che gli attori professionisti per rievocare determinate emozioni utilizzano le posture del corpo.


Una postura chiusa, con il capo rivolto verso il basso, predispone all’introversione e riduce l’ampiezza respiratoria con conseguente diminuzione di ossigenazione e quindi lucidità mentale. Limitare i danni si può, bastano piccoli accorgimenti:


Prima di tutto è sufficiente allontanare di circa 20 cm il cellulare dal volto, in modo che già solo con questo piccolo trucco il capo possa raddrizzarsi.


Il cellulare andrebbe poi alzato almeno a livello dello sterno, portando quindi la mano verso il volto, piuttosto che il volto verso la mano.
E infine imparare e ripetere più volte alcuni semplici esercizi da svolgere quotidianamente:

  • Mobilizzare il collo nei suoi 3 piani di movimento: avanti-indietro, laterale destro-laterale sinistro (in modo che l’orecchio si avvicini alla spalla) e rotazione destra-rotazione sinistra
  • Allungamento del collo: posizionare due dita sul mento e spingere il mento all’indietro provocando un allungamento della parte posteriore del collo
  • Raddrizzare schiena e spalle: In posizione eretta abbassare e portare indietro le spalle mentre le scapole si avvicinano tra loro.
  • Il miglior consiglio di sempre è quello del buon senso: inserire questi accorgimenti tra le abitudini quotidiane insieme a sport, natura e non esagerare con le posture dannose.

La tua postura non è uno schema immutabile ma dipende anche dalla consapevolezza del tuo corpo e dal tuo “allenamento”

Così come nel tempo hai imparato ad assumere posture scorrette che ti hanno condannato alla quasi certezza di contrarre il mal di schiena, allo stesso modo puoi reimparare a stare seduto e in piedi in modo sano.

L’obbiettivo è rieducare il tuo corpo ad assumere la postura corretta. Guardando foto, quadri e soprattuto statue antiche, l’ occhio clinico non si è fermato solo sulla loro bellezza, ma su un dettaglio più curioso.

Una volta le persone stavano più “dritte”.

L’attuale curva fisiologica a “S” della colonna vertebrale (che spesso degenera in una “C”) è un prodotto dell’ultimo secolo e mezzo, prima la nostra schiena assomigliava molto di più a una “J”.

Questa struttura “impila” meglio i dischi vertebrali, risparmiando ai muscoli parte dello sforzo.

Al contrario, quando la testa è inclinata verso il basso e le spalle cadono in avanti in una posizione arrotondata, si assume una postura che si protrae in atteggiamento viziato. Le orecchie dovrebbero essere allineate perfettamente sulle spalle e le scapole essere retratte.

Hai visto a cosa invece può condurre un banale uso del telefonino?

Schiena curva a “C” e dolori a non finire.

Ma non è tutto.

L’abuso di una posizione scorretta può portare molti altri risvolti negativi oltre al dolore

Alcuni studi hanno collegato la cattiva postura a una serie di problemi di salute, tra cui aumento di peso, stipsi, bruciore di stomaco, emicrania e problemi respiratori.

Chiaramente è impossibile immaginare che di poter vivere senza smartphone, ma si possono  limitarne i danni da abuso con un po’ di sana prevenzione.  basta allontanare lo smartphone di una trentina di centimetri dal capo per diminuire l’inclinazione e la pressione esercitata sul disco intervertebrale.

Se si  usa  il telefono per molto tempo, sarebbe opportuno sedersi, utilizzandolo come se si fosse davanti i al computer adottando un principio di ergonomia..

Semplici Esercizi per aiutarti a combattere la “Sindrome da Smartphone”

  • mobilizzazione rachide cervicale.
  • allungamento catena posteriore
  • attività fisica
  • riduzione di una vita sedentaria
  • rinforzo addominali e glutei

E… sicuramente acquisire una maggiore attenzione alla riduzione del tempo di utilizzo di apparecchiature elettroniche, piccoli si ma non leggere per la nostra colonna vertebrale.

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